giovedì 28 giugno 2012

Il mercato e l'estate

Stamattina io, Marmy e Lulù (la cagnolina) siamo andati al mercato. Abbiamo fatto un po' di acquisti girando con fatica tra le bancarelle perchè c'era tanta gente e con il passeggino e il cane attaccato al passeggino siamo un po' ingombranti, però sono riuscita ad acquistare quasi tutto quello di cui avevo bisogno. Il mercato è una piacevole ri-scoperta della maternità: non lo frequentavo da anni, da quando ancora andavo alla medie e, durante le vacanze estive, vi andavo con mia mamma. Sono passati quasi 15 anni ma gli odori e l'atmosfera sono rimasti sempre gli stessi; il banco dei fritti (dove mia mamma mi comprava sempre le patatine fritte), quello dei formaggi, del pesce, della frutta e delle verdure, quello dei vestiti mi hanno riportato indietro negli anni, a quando ero solo una ragazzina, e alle belli estati che ho vissuto.
Dagli 8 ai 15 anni le mie vacanze sono sempre state strutturate così: finita la scuola andavo per un mese al C.R.E., poi verso metà luglio andavo in campeggio al lago di Garda con mia nonna e mio cugino (i miei zii avevano la roulotte per tutta la stagione), dove vi restavo fino a dopo ferragosto quando infine andavo in vacanza al mare con i miei genitori. Una pacchia. Delle meravigliose vacanze, ancora le ricordo con nostalgia. Era bello perchè durante il C.R.E. stavo con le mie amiche di scuola ma in un contesto completamente diverso, molto più ludico e divertente, poi al lago ogni anno ritrovavo gli amici i cui genitori, come i miei zii, campeggiavano con la roulotte per tutta l'estate, e infine il mare con i miei, per chiudere in bellezza le vacanze estive e iniziare con energia la scuola a settembre. Infatti, dopo tutte queste vacanze, ero contenta di tornare in classe, perchè mi ero goduta l'estate fino in fondo.
Crescendo poi non ho mai più vissuto delle estati così belle. Intendiamoci, ho trascorso delle belle vacanze, soprattutto quelle con mio marito, ma delle estati intere, 3 mesi, così divertenti e rilassanti no. Mi piacerebbe che anche mio figlio vivesse delle estati così. Ormai la roulotte al lago di Garda non c'è più (i miei zii hanno divorziato...), però i miei suoceri hanno una casetta in montagna nella quale mio marito trascorreva parte delle vacanze estive con i suoi nonni e so che gli è sempre piaciuto andarci, perchè era bello ritrovare ogni anno parenti lontani e amici che avevano una casa lì o che ci abitavano stabilmente. Chissà come si troverebbe il mio Marmy... sicuramente mia suocera lo ospiterebbe più che volentieri! Già mi ha detto di lasciarglielo a dormire quando voglio, ma a 6 mesi mi sembra ancora così piccolo... Magari l'estate prossima, quando avrà 1 anno e mezzo. Marmy è un bimbo molto fortunato: oltre a essere figlio unico (per ora) è il primo nipote sia dalla mia parte che da quella di mio marito e nonni e zii se lo contendono a suon di coccole e baci. Mmmm... c'è il rischio che mi cresca un po' troppo viziato, bisognerebbe correre ai ripari! No, un altro figlio per ora no, però magari agli zii viene voglia di fare un cuginetto... E poi, con lui/lei chissà che belle estati che vivrebbe il mio Marmy!

martedì 26 giugno 2012

Una delle gioie dell'essere mamma

Era stato un pomeriggio rilassante: io, Marmy e la cagnolina Lulù eravamo andati dai nonni che abitano in collina. Marmy era stato bravissimo, come al solito dà il suo meglio quando siamo in giro: sorrisoni, versetti, gridolini di gioia... tutto il repertorio di fronte ai nonni in estasi che commentavano "Ma come sei bravo! Ma come sei buono! Ma come sei bello!". Il cane correva in giardino... tutto perfetto, insomma; tutto bene. Troppo.
Verso le 18.30 tornavamo a casa; il Marmy si era addormentato in macchina ma appena spenta l'auto ecco che apriva gli occhietti e mi faceva uno di quei sorrisoni che sciolgono: io tutta contenta: "Ciao amore, dormito bene?" e lui altro sorrisone. Lo toglievo dal seggiolino auto, lo mettevo nel passeggino e... fu allora che la vidi: una strisciata marroncina sul mio braccio. 
"Che cosa sarà mai?".
E guardando meglio: altra strisciata sul passeggino e sulla gamba sinistra del Marmy.
Sì.
Merda.
"Oh merda".
E guardando ancora meglio: una super macchia marrone sul seggiolino auto e pure sul cappellino che avevo lasciato nel seggiolino e su cui maldestramente avevo seduto mio figlio.
Una enorme cacata. Ma enorme. Tutta sparsa. Ovunque.
Così finì il pomeriggio rilassante: sporconando in turco mentre ripulivo seggiolino auto e passeggino e poi lavando tutto il Marmy che nel togliergli il body sporco gli avevo spalmato cacca pure sul collo. 


Anche questa è una delle gioie dell'essere mamma. Una di quelle che non ti raccontano, che lontanamente ti immagini ma che cerchi di cancellare dalla mente, insieme a rigurgiti fuori controllo e perdite di latte dal seno nei momenti/luoghi meno opportuni. Ma questa è un'altra storia. Che forse un giorno racconterò. O forse no. Certe esperienze è meglio dimenticarsele...





lunedì 25 giugno 2012

Odio il lunedì

Ci sono momenti come stamattina in cui non sopporto mio figlio. Lo so, è brutto dirlo, ma è così. E' stato un tale rognino! Abbiamo provato di tutto: giochini nel seggiolone, giochi nel box, in braccio, con la palestrina, coccole nel lettone... E poi "Hai sete? Hai caldo? Controlliamo il pannolino... Hai sonno? Proviamo a fare un po' di nanna". E cullalo 1, 2, 3 volte, niente. Alla fine presa dal nervoso l'ho mollato nel lettino e gli ho detto "Ora provi a dormire!". Ovviamente ha iniziato a frignare... ma dopo 5 min ronf, ronf, ronf... Io mi sono buttata collassata sul divano. Poi dopo mezz'oretta si è svegliato tranquillo e beato, pronto a pranzare: ora sta giocando tranquillo nel seggiolone, speriamo che duri...
Cavoli, io mi sforzo di essere una brava mamma: attenta, presente, gioco con lui, lo coccolo, cerco di capire i suoi bisogni, di interpretare i suoi segnali, ma a volte è davvero dura. Soprattutto il lunedì. Odio il lunedì. Vuol dire che per 5 giorni dalle 8 alle 20 sono a casa da sola col bimbo e il cane e a volte è dura, stancante, snervante. Odiavo il lunedì anche prima, quando andavo a scuola, e poi dopo, quando lavoravo. E' proprio un giorno di m... Per me dovrebbero abolirlo, insieme al martedì già che ci siamo. Iniziamo la settimana di mercoledì e non ne parliamo più! Non saremmo tutti più felici?!
Ora c'è il marmy che mi sta guardando e mi sta sorridendo: quando fa così mi sciolgo e mi passa tutto il nervoso. Ha già capito come fregarmi quel furbetto! Può rognare quanto vuole, ma poi con un sorrisone passa tutto... "Ok, ora mamma arriva e gioca un po' con te...".

domenica 24 giugno 2012

Il secondo post

Eccomi a scrivere il secondo post della mia vita, mentre il Marmy gioca nel seggiolone e il marito dorme ancora. Uno pensa che scrivere il primo post sia la cosa più difficile, invece secondo me non è così: è facile iniziare, più difficile è continuare, mostrare costanza e mantenere alte le aspettative che ci si è prefissati. E' una bella domenica mattina, si preannuncia un'altra calda giornata estiva. Stasera l'Italia si gioca l'accesso alla semifinale degli Europei 2012 contro l'Inghilterra e si sente una leggera tensione nell'aria. Io personalmente non sono una grande amante del calcio, però è piacevole ritrovarsi con parenti e amici a seguire questi importanti eventi sportivi. Si soffre e si gode (si spera) tutti insieme, ci si sente più uniti, più "italiani" per una sera.
Ma prima di potermi rilassare davanti alla tv (rilassare?? Si vede che non sono una grande patita di calcio...) devo fare un mucchio di cose oggi, due su tutte: il tiramisù da portare stasera e gli omogeneizzati di frutta per mio figlio. Ebbene sì: sono una di quelle mamme che si è buttata nell'alimentazione bio e home made x lo svezzamento del proprio cucciolo. Non sono una fissata al 100 %, qualche volta è capitato anche a me di aprire un omo acquistato, però onestamente il sapore e la tranquillità di sapere con certezza quello che mio figlio mangia non hanno prezzo. Preparo tutto con il Bimby: me l'hanno regalato in occasione del mio matrimonio e devo ammettere che prima d'ora non lo avevo mai sfruttato più di tanto, ma ora invece lo trovo comodissimo. E poi risparmio anche un po', il che non guasta mai. Cucino gli omo di frutta e di carne e, quando sarà il momento, vorrei provare a fare anche quelli di pesce. Una volta o l'altra pubblicherò anche qualche ricettina.
Ecco: il marmy sta iniziando a rognare, probabilmente si è stancato di stare nel seggiolone a giocare... mi sa che è ora di andare a svegliare il papi, altrimenti addio tiramisù e omo! E poi c'è anche il pranzo da iniziare a preparare... devo proprio andare, ma una cosa dalla mia to do list la posso togliere: il secondo post! E anche questo è fatto, a presto!

venerdì 22 giugno 2012

Alla fine l'ho aperto.

Alla fine l'ho aperto. Il blog intendo. Non mio figlio di 6 mesi che ogni tanto mi esaurisce ma poi mi regala uno di quei sorrisoni che sciolgono. Così inizia questa mia nuova avventura: in una calda serata estiva, mentre mio marito mi regala quella che chiamo la mia "ora d'aria serale" portando a spasso Marmy e cane, apro il mio blog.  Racconterò della mia vita con un bimbo di 6 mesi-adorabile-pasticcino, un adorato-marito e una cagnolina-adorabile-rompiscatole ma soprattutto narrerò la ricerca di un equilibrio tra il mio essere moglie, mamma e sempre me stessa.
Un anno fa la mia vita era un po' diversa: mi dividevo tra il mio maritino sposato pochi mesi prima e un lavoro nell'ufficio comunicazione di una pubblica amministrazione. Il mio lavoro mi piaceva: certo, a volte avrei ucciso i miei colleghi e prima o poi racconterò com'è lavorare in una P.A., ma tutto sommato visto i tempi non mi lamentavo. Poi, ad aprile 2011, ho scoperto di essere incinta: così, il primo mese che abbiamo smesso di stare attenti! E' stato molto facile e pensavo di avere tutto sotto controllo; avevo già programmato tutto: a dicembre avrei partorito e ad aprile 2012 sarei tornata al lavoro. Pur non avendo esperienze dirette nell'accudimento di un neonato, sarei stata bravissima! In fondo avrei avuto 9 mesi di tempo per prepararmi, avrei letto libri, chiesto consigli, seguito il corso preparto... e poi io vedevo sempre SOS Tata, quindi avrei evitato i soliti errori! Dunque era tutto deciso e da brava maniaca dell'ordine, della precisione e del "tutto sotto controllo" già sapevo che sarebbe stata dura ma che ce l'avrei fatta perchè alla fine serve solo un po' di organizzazione, no? Poi ad aprile sarei tornata al lavoro, perchè, anche se ero precaria, mi impegnavo un sacco e non avrebbero potuto lasciarmi a casa: come avrebbero fatto in ufficio senza di me dopo 6 anni? Mia mamma avrebbe accudito il bimbo e nel giro di pochi mesi sarei diventata la moglie-mamma perfetta!

Bene. Brava. Bis.

Poi mi sono scontrata con la realtà. Che poi è quella che non ti dice nessuno. Che far nascere un figlio può essere allucinante. Che crescere un figlio a volte ti fa venir voglia di aprire la porta di casa e non tornare mai più. Che al lavoro, soprattutto in una P.A. non conta niente il tuo impegno, se alla fine non hai un santo in paradiso (o un amico nei piani alti - che poi spesso è la stessa cosa).

E così eccomi qui. A raccontare la mia vita di mamma e moglie a tempo pieno (che santi-amici io non ne ho). Alcuni giorno sono duri, altri sono migliori. A volte mi viene da piangere dal nervoso o dalla stanchezza, altre volte mi sembra di toccare il cielo con un dito, quando guardo mio figlio scoprire il mondo, imparare cose nuove, sorridermi, toccarmi con la manina. Avere un figlio ha sconvolto completamente la mia vita, a 360° in un modo che un anno fa non avrei mai pensato, ma ha anche portato immenso amore e gioia. In questo blog mi racconterò, alla ricerca di un equilibrio che non ho ancora trovato.

Ora devo andare. Mio marito è tornato, c'è il marmy da mettere a letto, la mia ora d'aria è finita... ma stasera ho fatto una cosa nuova: l'ho aperto. A presto.